30/06/2023
Calcoleresti a mente 726 x 93? O ti faresti aiutare da una calcolatrice?
<div>Il senso comune ci dice che per eseguire calcoli come questi, soprattutto nelle cose semplici della vita quotidiana, come dividere il conto al ristorante o sapere quanti litri di vernice comprare per ridipingere la cucina, è più comodo e rapido usare la calcolatrice. <div>Lo consideriamo ormai un gesto quasi scontato, che sicuramente non ci cambia la vita. Il costo della cena verrà equamente diviso tra i commensali ma, a parte questo, il risultato dell’operazione non ci servirà a nient’altro e lo dimenticheremo presto.</div>
<div>In casi come questo ci viene d’istinto usare uno strumento esterno, la calcolatrice, che ci permette di evitare un inutile sforzo cognitivo che ci toglierebbe energia mentale. </div>
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<b>Allora perché in tanti si ostinano a ricordare a memoria tutte le attività che devono compiere durante una giornata o nei giorni successivi?</b> Perché accettiamo di consumare energia cognitiva (che è una risorsa finita!) quando possiamo affidarci a strumenti esterni che ci aiuterebbero a non dimenticare nulla, conservando l'energia mentale per cose più importanti? La scienza stessa sconsiglia di tenere tutto a mente.</div>
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<div>Alla fine del secolo scorso due filosofi e scienziati cognitivi, Andy Clark e David Chalmers, hanno sviluppato la teoria della <b>Extended mind</b> (mente estesa), secondo la quale la memoria non è localizzata esclusivamente nel cervello, ma è distribuita in tutto il sistema mente-ambiente. </div>
<div>Questa particolare prospettiva suggerisce che la nostra capacità di memorizzare e richiamare informazioni sia influenzata non solo dalle nostre capacità cognitive interne, ma anche dall'interazione con il nostro ambiente esterno e gli oggetti che ci circondano. Strumenti, come penne, notebook, computer o dispositivi mobili, possono considerarsi risorse cognitive estese, poiché offrono un supporto per l'elaborazione e la memorizzazione delle informazioni.</div>
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<div>Ma perché tutto questo è importante? Per risparmiare energia cognitiva. </div>
<div>Con un <a href="https://www.relafi.com/blog/sforzo_cognitivo_di_ricordare_cose">esperimento molto interessante</a>, Baba Shiv, professore di Marketing alla Stanford Graduate School of Business, ci ha fatto capire che l’atto di dover ricordare le cose consuma la nostra energia cognitiva, che è una risorsa finita. Andy Clark e David Chalmers ci dicono che è possibile liberare la nostra mente in modo efficace aiutandoci con l’utilizzo di strumenti esterni ad essa. Possiamo dunque migliorare la nostra efficienza scegliendo gli strumenti giusti e fidandoci di loro.</div>
<div><br></div>Relafi è uno di questi strumenti, e, per i consulenti finanziari, è <b>LO </b>strumento: il software che permette loro di non dimenticare nulla, liberando energia mentale che possono dedicare allo sviluppo ancora più efficace del loro business. Le funzionalità di TO DO list e di gestione dei processi, all’interno del CRM specifico per i consulenti finanziari, sfruttano espressamente questo principio.<br>
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